SEGRETERIA PROVINCIALE
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione
del Segretario Generale Siulp Torino Eugenio Bravo
La criticità dei nuovi distintivi di qualifica
Grandi prolusioni, esaltanti richiami rinascimentali per condividere la trasformazione "culturale" dell'Amministrazione della Polizia di Stato attraverso la sostituzione dei distintivi di qualifica, retaggio militaristico ottocentesco, con nuovi simboli che qualificano l'accezione civile della Polizia di Stato.
Una scelta voluta dall' Amministrazione con l'entusiasmante concorso dei sindacati di Polizia.
Purtroppo,
mentre la grande occasione mediatica sponsorizza il brand della
benamata Polizia, istituzione al servizio del cittadino, la nuovissima
fattura dei distintivi di qualifica sfilacciandosi nei bordi con
pellicola tendente a scollare la conformazione dei simboli, dopo qualche
ora di esposizione al sole, attesta un decadimento strutturale dei
distintivi stessi e forse mortifica un pochino chi ha avuto il compito
di predisporli oltre a infierire sui costi sostenuti.
Un impegno
gigantesco dell'Amministrazione della Polizia di Stato che ha coinvolto
importanti dirigenti nella preparazione dei nuovi distintivi,
ridicolizzato da una inadeguata lavorazione degli stessi.
Un segnale
non proprio entusiasmante e speriamo limitato alla distribuzione dei
distintivi avvenuta ai poliziotti di Torino che, però, deve essere
chiaro da subito non intendono sopperire alle carenze
dell'Amministrazione acquistando personalmente i distintivi nei negozi
privati.
Dopo le magliette "polo", gli anfibi, alcuni dei capi di
abbigliamento della divisa acquistati con i soldi personali dei
poliziotti, non è proprio il caso che per soldi sfare le esigenze di
cambiamento formale, il costo dell'innovazione culturale ricada sui
poliziotti.
Siamo convinti che quello che conta veramente sono le
migliaia di uomini e donne che tutti i giorni lottano e si sacrificano
per la sicurezza dei cittadini e non solo distintivi di qualifica, più o
meno accattivanti e più o meno voluti, sebbene pregnanti di
significato.
Una cosa tuttavia ci preme sottolineare: se il
cambiamento dello status militare peraltro previsto dalla legge 121 del
1981 passa dai distintivi di qualifica per approdare all'affermazione di
un nuovo regolamento di servizio e di disciplina, questi si retaggi
militari, ben venga, altrimenti resterà una "bella" operazione cosmetica
priva di sostanza.
Torino, 12 luglio 2019
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